Informazioni personali

Il presente sito non costituisce testata giornalistica, non ha, comunque, carattere periodico ed è aggiornato secondo la disponibilità e la reperibilità dei materiali ivi contenuti. Pertanto, non può essere considerato in alcun modo un prodotto editoriale ai sensi della L. n. 62 del 7.03.2001

martedì 24 luglio 2012

Safety Park: il partito del «no» aveva ragione


Il centro (con gli annessi e connessi) è costato il 30% in più del previsto (21 milioni a fronte dei 15 preventivati); è in perdita da sempre e lo resterà

Significativa e istruttiva la vicenda "Safety Park" di Vadena. E utile per una riflessione sul "partito del no" e su chi invece dice, forse, troppi sì. Proviamo a ricordare. All'epoca in molti erano i contrari alla struttura: le associazioni ambientaliste, i verdi, diverse commissioni provinciali, un senatore della repubblica, quasi tutti i sindaci della zona, e anche buona parte della Svp. Si può tranquillamente dire che questo mega progetto sia stato voluto da non più di tre o quattro persone in tutta la Provincia. Ma siccome erano le persone giuste il centro si fece lo stesso (così va, a volte....). Ma che dicevano tutti questi disfattisti bastian contrari? In ordine sparso: 1) un centro di guida sicura non serve ad aumentare la sicurezza sulle strade; 2) non serve così monumentalmente enorme; 3) non bisogna farlo in quel sito, dove c'è (c'era...) un biotopo naturale e la pista ciclabile; 4) non si può ulteriormente penalizzare quella zona, che già ospita autostrada, ferrovia, discarica, aeroporto, depuratore; 5) il centro sarà un buco nero di denaro pubblico; 6) per tenerlo in piedi si dovrà ospitare ogni tipo di manifestazione, sempre rumorosa e ad alto impatto ambientale. Cose così, insomma, da nostalgici vecchi hippies. A tutte queste noiose osservazioni i nostri tre o quattro paladini del Safety Park risposero con la solita frase, quasi mandata a memoria: tacete voi, che siete il "partito del no", contrari a priori, nemici dello sviluppo, dell'economia, del turismo e, infine, della nostra amata Provincia. E ora? Il centro (con gli annessi e connessi) è costato il 30% in più del previsto (21 milioni a fronte dei 15 preventivati); è in perdita da sempre e lo sarà per i prossimi anni; sta in piedi solo ospitando gare di go-kart, di drifting, di auto d'epoca e simili, sviando dal suo scopo originale (la sicurezza stradale) per trasformarsi in un centro divertimenti rumorosi e inquinanti; i cittadini intorno non ne possono più del traffico, ; i sindaci protestano; i turisti scappano infastiditi dal rumore...
Alto Adige 24-7-12

Nessun commento:

Posta un commento