Informazioni personali

Il presente sito non costituisce testata giornalistica, non ha, comunque, carattere periodico ed è aggiornato secondo la disponibilità e la reperibilità dei materiali ivi contenuti. Pertanto, non può essere considerato in alcun modo un prodotto editoriale ai sensi della L. n. 62 del 7.03.2001

lunedì 16 luglio 2012

Per le valli ladine il rilancio anche dalla bici


LA PROPOSTA 

di Albert Pizzinini}Numerosi indicatori ci avvisano che anche le vallate ladine non sono risparmiate dalle dinamiche macroeconomiche in atto. Queste peraltro vanno lette ed interpretate in modo da riuscire a fornire la migliore risposta possibile, considerando il fatto di poter disporre di una risorsa irriproducibile come l’ambiente unico in un mondo nel quale tutto è ormai replicabile. Ed è proprio nella valorizzazione di questa risorsa che va ricercata la via d’uscita dalla crisi. Il teorema sviluppo equivale a sfruttamento indiscriminato ed intensivo delle risorse naturali è ormai superato e ce ne stiamo rendendo sempre più conto. In quest’ottica assume un ruolo fondamentale lo sviluppo di un’offerta turistica che vada nella direzione di coniugare divertimento, salute e rispetto dell’ambiente. La pratica dell’attività ciclistica riacquista così un ruolo centrale, considerando anche gli sviluppi tecnologici per quanto riguarda le biciclette elettriche che possono essere un valido ausilio per coloro che sono meno allenati. Le piste ciclabili in parte già inserite nei piani urbanistici necessitano di una rapida realizzazione, oltre ad un disegno d’insieme che ampli le possibilità per i ciclisti. Una riduzione del traffico sulle strade, soprattutto sui passi dolomitici permette è propedeutico a tale approccio. Attenzione però a non strumentalizzare tale approccio con l’introduzione di pedaggi o quant’altro per fare facile cassa. Il turista va portato a contribuire con il proprio agire ad una migliore vacanza. *Ladins Dolomites
Alto Adige 16-7-12

Nessun commento:

Posta un commento