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domenica 10 giugno 2012

Lo scalo ABD di San Giacomo sarà un aeroporto regionale



BOLZANO Anche la Provincia di Trento potrebbe entrare nella compagine sociale dell’aeroporto ABD di Bolzano. La questione sarà all’ordine del giorno anche della prossima riunione della giunta provinciale di Bolzano lunedì prossimo per definire in prima battuta la quota che potrebbe essere ceduta ai “cugini “ trentini. Non sarebbe la prima volta che Trento - che è già azionista dell'aeroporto Catullo di Verona con una quota importante - si interessa al trasporto aereo bolzanino considerato che come ente Regione aveva a suo tempo partecipato al capitale della compagnia aerea Air Alps. «Abbiamo espresso una valutazione preventiva su un'ipotesi che ci siamo impegnati ad approfondire, ma è chiaro che abbiamo bisogno prima di tutto di disporre del quadro finanziario e del piano industriale che ancora non abbiamo»: a dichiararlo ieri è stato il governatore Lorenzo Dellai. «Trattandosi di un'infrastruttura importante, peraltro utilizzata spesso anche da fruitori trentini - aggiunge Dellai - la particolare attenzione che stiamo riservando all'ipotesi di un nostro diretto coinvolgimento è supportata, oltre che da logiche di collaborazione istituzionale, anche da una visione d'insieme delle soluzioni logistiche che necessitano a territori piccoli, ma al tempo stesso delicati, come i nostri. Qualsiasi decisione definitiva - conclude Dellai - è subordinata all'esame del piano industriale che, come detto, stiamo attendendo». Per lo scalo di San Giacomo si aprirebbe così una stagione decisamente più consolidata, non tanto e non solo per l’apporto di capitali freschi dal vicino trentino, quanto perchè nel breve periodo sono in arrivo novità per l’infrastruttura con l’allungamento della pista di quei 200 metri necessari per far arrivare e decollare aerei da 70 posti, e soprattutto perchè sta per essere pubblicato il bando di gara per la nuova compagnia aerea che dovrà subentrare alla “disastrata” Air Alps che, come si ricorderà, ha abbandonato il servizio per più di un mese lo scorso gennaio senza fornire alcuna motivazione. Ed a scaldare i motori sono già diverse compagnie aeree, compresa l’altoatesina “Flying Fri El” dei fratelli Gostner.
Alto Adige 10-6-12

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