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sabato 10 marzo 2012

Nuovo carcere, 16 milioni per i terreni


La nuova casa circondariale sarà realizzata nei prossimi anni a fianco dell’aeroporto. Lavori al via entro l’anno 

BOLZANO. Con le pubbliche amministrazioni si possono fare ottimi affari, quando si ha il fiuto e l’obiettivo di raggiungerli. Prendiamo l’area dove sorgerà il nuovo carcere del capoluogo: 4,2 ettari a Bolzano sud, nei frutteti accanto all’aeroporto. Ancora non si sa con certezza quando l’immobile verrà costruito. La volontà della Provincia però è quella di partire con il bando di gara già il mese prossimo. E magari di arrivare all’inizio dei lavori entro l’anno in corso.
 In passato, nell’anno 2006, un progetto era già stato presentato: dalla Rauchbau, impresa edile di Nalles. Non è detto che il progetto venga realizzato, vista la volontà di portare avanti un concorso, ma intanto la stessa impresa Rauchbau, insieme al gruppo Podini, proprietari dell’area attraverso la società «Landkast srl», un bel traguardo l’hanno raggiunto.
 La Provincia di Bolzano che in base all’accordo di Milano ha messo a disposizione cento milioni di euro per la realizzazione del nuovo carcere, pagherà ai proprietari dei 4,2 ettari di frutteti poco meno di 16 milioni di euro, esattamente 15,8. Un bell’affare per la «Landkast Srl» e quindi per il gruppo Podini e la Rauchbau. Naturalmente non è dato sapere quanto questi ultimi abbiano pagato ai precedenti proprietari dell’area, ma i frutteti sono frutteti, seppur pregiati. Un terreno destinato invece a una simile struttura, ha un valore più alto, non fosse altro che per la difficoltà di reperire il luogo idoneo alla erezione di un nuovo carcere.
 La nuova struttura, come annunciato dal presidente della provincia Luis Durnwlader nelle scorse settimane, dovrebbe iniziare il suo iter concreto a breve, con la gara europea per la progettazione e la costruzione. La nuova struttura andrà a sostituire la vecchia e fatiscente casa circondariale di via Dante, teatro di recente di un atto di protesta da parte dei circa 130 carcerati, stipati in un edificio che al massimo potrebbe ospitarne una ottantina. Il nuovo carcere, dotato di una sezione femminile attualmente mancante a Bolzano (il primo carcere femminile si trova a Rovereto), dovrebbe ospitare fra i 200 e i 220 detenuti. L’inizio dei lavori di costruzione dovrebbe avvenire - questa almeno l’intenzione del presidente della giunta provinciale, commissario straordinario per la costruzione del nuovo carcere - entro la fine del 2012. Il cantiere dovrebbe protrarsi per circa trenta mesi. Dopodiché, il vecchio carcere di via Dante sarà liberato e messo a disposizione, questi gli accordi con lo Stato, della Provincia, che ne potrà disporre a suo piacimento.
 La questione dei frutteti venduti dai proprietari di due masi chiusi alla «Landkast Srl» del tandem Podini Rauchbau ha fatto indignare le opposizioni in consiglio provinciale, dove si mormora che la successiva vendita alla Provincia abbia portato a un guadagno assai sostanzioso.
 Non è il primo caso del genere. Un altro episodio simile riguarda il vecchio palazzo ai civici 5 e 7 di via Renon, dove l’amministrazione provinciale ha intenzione di realizzare la nuova sede della ripartizione al Personale. L’edificio preesistente, che ora dovrà essere abbattuto, è stato venduto alla Provincia da una finanziaria, la «R59», per 9,782 milioni di euro. Un prezzo eccessivo, sempre a detta delle opposizioni. (da.pa.)

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