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venerdì 13 gennaio 2012

Artigiani: Di Fede difende il Comune


 LAIVES. Gli artigiani di Laives esprimono preoccupazione per come si sono trasformati, in peggio, nel tempo, i rapporti con l’amministrazione comunale. Il sindaco cerca di rassicurarli: «Teniamo in grande considerazione gli artigiani», dice Liliana Di Fede che cerca di spiegare i meccanismi dell’amministrazione comunale.
 In particolare il perchè dei tempi lunghi per determinati procedimenti.
 «Il problema - dice il sindaco - è che l’amministrazione pubblica non è come il privato e deve sottostare a regole molto rigide, sia quando decide di affidare un incarico e sia per tutte le procedure amministrative. Quanto ai lavori più grandi, è la legge che impone di indire bandi di gara aperti a tutti, per accedere ai quali occorre avere determinati requisiti. So che questo penalizza le piccole imprse e per questo si stanno cercando gli aggiustamenti a livello legislativo, ma finchè le norme sono queste siamo tenuti ad applicarle, anche se ciò comporta tempi più lenti, che non garantiscono la tutela dell’economia locale».
 Il sindaco però respinge la critica in merito alla lentezza del Comune nel pagamento delle fatture e ribadisce che, certamente fino a 40 mila euro di lavori si possono fare affidamenti diretti ma comunque servono più preventivi per giustificare la scelte. Infine, per quanto riguarda le competenze, annuncia che all’assessore Sara Endrizzi subentrerà Claudia Guarda a garanzia i continuità.
 L’ammissione che comunque qualche problema esiste l’ha fatta in consiglio comunale l’assessore all’urbanistica Georg Zelger, specificando che l’elevato turn over in atto tra il personale comunale non giova certo a facilitare i procedimenti. Questo, inevitabilmente, si riflette sull’efficienza dell’apparato burocratico comunale e le prospettive sono tutt’altro che rassicuranti: nel giro di alcuni mesi infatti se ne andranno diverse figure di vertice, dall’urbanistica all’ufficio personale, fino a quello deputato a seguire proprio le procedure degli appalti pubblici. (b.c.)

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