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giovedì 22 dicembre 2011
Piccoli aeroporti, stop di Enac al rilascio delle concessioni
ROMA. L’Italia non può avere un aeroporto in ogni provincia. Il ministro dello Sviluppo, infrastrutture e trasporti Corrado Passera lo aveva detto chiaramente un paio di settimane fa illustrando le proprie linee programmatiche al Parlamento. Ora l’Enac prende atto di quelle parole e traduce l’indicazione in azione: il cda dell’Ente nazionale per l’aviazione civile ha infatti ieri deciso di sospendere gli ulteriori esami in corso per il rilascio delle concessioni per le gestioni aeroportuali. La decisione dell’Enac è stata presa proprio alla luce delle dichiarazioni del ministro Passera sulla necessità di riordinare il sistema aeroportuale italiano. «Non possiamo andare avanti così con la filosofia di un aeroporto in ogni provincia», aveva avvertito il ministro parlando alla commissione Trasporti il 9 dicembre scorso, annunciando l’intenzione di lavorare per avere «anche pochi scali ma in grandi centri».
Le istruttorie in corso riguardano aeroporti comunque di piccole dimensioni, tra cui Grosseto e Albenga. Non è invece coinvolto lo scalo laziale di Viterbo, dal momento che il nuovo aeroporto riceverebbe la concessione di Ciampino che verrebbe dismesso. Il consiglio di amministrazione Enac ha quindi dato mandato al presidente Vito Riggio di richiedere una specifica direttiva al ministro per «verificare la percorribilità delle istruttorie già avviate, nel contesto del piano di riordino e di sviluppo degli aeroporti nazionali». Solo alla luce di queste indicazioni il consiglio dell’Enac riassumerà le proprie deliberazioni.
In base ad uno studio dell’Enac sullo sviluppo futuro della rete aeroportuale nazionale realizzato, pensato come base per la redazione del Piano nazionale degli aeroporti, il nostro sistema aeroportuale conta oggi 47 aeroporti aperti al traffico commerciale, molti dei quali al limite della loro capacità di traffico. Lo studio suddivide gli scali in tre tipologie: 14 aeroporti strategici (tra cui Fiumicino, Malpensa e Venezia), 10 aeroporti primari e 24 aeroporti complementari.
L’Enac è tornato anche ad affrontare l’emergenza Fiumicino, dopo la decisione di Adr di chiudere dal primo gennaio l’impianto di smistamento bagagli Net 6000 dello scalo romano. La vicenda sarà al centro domani di una riunione presso l’Enac con le associazioni dei vettori Ibar e Assaereo, con Assaeroporti, con Aeroporti di Roma, e con Alitalia in qualità di maggiore vettore aereo su Fiumicino. «In ogni caso i provvedimenti emanati dall’Enac devono essere rispettati e adottati», ha ribadito ieri il presidente Riggio, sottolineando soprattutto la ferma determinazione dell’Enac a «impedire ogni disagio ai passeggeri».
Alto Adige 22-12-11
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