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martedì 27 dicembre 2011

Gutleben, caso urbanistico


Si teme lo sviluppo con “troppa” edilizia in via Marconi 

BRUNO CANALI 
LAIVES. Alla maggioranza consiliare non è piaciuto il piano di attuazione relativo al complesso Gutleben. Lo si è capito con la bocciatura in aula ed è un “no!” che ha poco a che vedere con la tutela degli insiemi, in cui dovrebbe rientrare il Gutleben. Il problema è urbanistico.
 Un problema ben sintetizzato dal consigliere della Lega Nord, Marco Franceschini, che fa parte della commissione urbanistica comunale.
 «Il piano prevede una volumetria di 18.714 metri cubi - ha spiegato Franceschini in aula - ai quali potrebbero poi aggiungersene altri, fino al 20% in più grazie al bonus provinciale. Siamo sicuri che sia la scelta migliore, per quella zona di via Marconi, tutta questa concentrazione di cubatura? E si tiene conto che tra non molto, sul lato opposto della strada potrebbe iniziare la trasformazione del magazzino Grosselli 2? Cosa accadrà a quel punto con le distanze, visto che già ora si chiedono deroghe? Saranno un centinaio di alloggi, concentrati in fondo a via Marconi, che non dovranno assolutamente penalizzare gli altri residenti e la viabilità. La soluzione - ha aggiunto Franceschini - ci sarebbe e si tratterebbe, in sostanza, di “diluire” questa grande cubatura verso ovest, dove è verde agricolo. Serve la massima attenzione, altrimenti si rischia di creare un quartiere tipo il “Garden Village” in centro a San Giacomo».
 Timori fondati, quelli espressi da Franceschini, perché l’indice di edificabilità assegnato al complesso Gutleben è elevato - 3,3 metri cubi per metro quadro - e va a incidere su una superficie pari a 5.671 metri quadrati. Tolto il verde di zona che deve essere previsto e altre infrastrutture, effettivamente si potrebbe avere poi una concentrazione di cemento penalizzante per la vivibilità della zona.
 A tale proposito, l’assessore all’urbanistica Georg Zelger (favorevole al piano di attuazione del Gutleben) ha spiegato come stanno le cose. «Io ho “ereditato” da chi mi ha preceduto in giunta questa questione e purtroppo credo che per quel che riguarda gli indici di edificabilità si possa fare poco. Vennero stabiliti nel 1998 per le cosiddette “zone di tipo B”, dove si trovavano e si trovano anche gli ex magazzini agricoli. Credo che la scelta, allora, fu dettata dalla necessità di indurre i proprietari di questi magazzini a trasferire le attività produttive fuori dalla cinta urbana e per farlo vennero fissati, per la trasformazione edilizia di questi complessi, indici sopra i 3 metri cubi per metro quadro. Essendo indicazioni contenute nel Puc credo proprio che non si possano cambiare adesso».
 Bocciato il piano Gutleben, si attendono le mosse dei proprietari privati.
Alto Adige 27-12-11

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