Si inaugura oggi la collettiva in via Macello a Bolzano: sinergie tra artisti della regione
BOLZANO Si inaugura oggi ore 19, in via Macello 47 la «Macello Butch-ennial - Contemporary Group Art Exibition», un progetto indipendente, che sboccia dalla passione e dalle sinergie nate all’interno di un composito gruppo di artisti residenti o provenienti dal Trentino Alto Adige. Si tratta di Sharif Baruwa, Carmen Bonora, Stefano Cagol, Ivo Forer, Giancarlo Lamonaca, Giovanni Melillo Kostner, Valentina Miorandi, Martina Jaider, Martine Parise, Marco Pietracupa, Patrick Rampelotto, Carlos Vasconcelos, Hannes Vonmetz Schiano, Gustav Willeit e Ruediger D.M. Witcher. Il progetto ha il preciso intento di presentare e trattare le opere degli artisti, a partire dal contesto delimitato, e allo stesso tempo allargato, del territorio altoatesino. Il pensiero centrale che sta dietro e dentro il progetto, è la condivisione di una visione dell'arte libera, nella quale l'artista possa avvalersi dello spazio - fisico e mentale - necessario per esibire le proprie opere, con lo scopo di dare vita ad un'azione artistica non convenzionale. Dai principi di libertà e non convenzionalità, prende le mosse l’idea di un’unione sinergica tra linguaggi e forme dell’arte, come possono essere la fotografia, la pittura, l’installazioni e l’arte multimediale. È in questa ottica, dunque, che il Collettivo presenta il rapporto tra arte, società e comunicazione: ritrovarsi in uno spazio e interagire con esso, per riuscire a orientare, anche in modo pratico e non solo concettuale, i propri interessi e la propria creatività, nel contesto del Macello/Arte. La massima attenzione degli artisti, e del progetto nella sua totalità è pertanto la ricerca ad ampio raggio, nel settore delle espressioni d'arte, e non da ultimo, la volontà (e perché no, la necessità) di arricchire le conoscenze del visitatore e del collezionista mediante una vasta proposta di cataloghi e di opere degli artisti e delle correnti artistiche chiamate in causa. L'esposizione si costruisce giocando di rimbalzo tra l'idea dell'opera d'arte e del luogo in cui essa si contestualizza. Il concetto di appartenenza, ma anche di autonomia dell'opera, a partire dal contesto in cui essa si manifesta è centrale: se l'opera prende forma in un luogo definito e determinato, la sua originalità non sarà però forzatamente legata al contesto nella quale vede fisicamente la luce. In conclusione, il progetto si propone di interrogarsi, attraverso l'esposizione delle opere degli artisti partecipanti, le corrispondenze che intercorrono tra contesti e riferimenti, tra luoghi fisici e ispirazioni originarie. Durante le settimane di apertura della mostra, anche una serie di approfondimenti: una conferenza e alcune discussioni con gli artisti e curatori partecipanti. Fino al 23 giugno.
Alto Adige 9-6-12
Nessun commento:
Posta un commento