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venerdì 4 maggio 2012

Montagna: 530 firme contro l’antenna nella zona di Pinzano



Affollata assemblea pubblica con gli esperti provinciali Proteste anche per l’impianto Tim vicino al tiro a segno 

di Massimiliano Galli
MONTAGNA Assemblea cittadina infuocata, l'altra sera a Montagna, sul tema degli impianti di ricetrasmissione per telefonia, argomento piuttosto "caldo" in questo periodo nel paese. Il progetto della Vodafone di installare un nuovo impianto in località Jensen, a Pinzano, ha subito allarmato gli abitanti dei dintorni. E non solo loro se sono state 530 le firme in pochi giorni. Proprio su sollecitazione dei firmatari, il Comune, anch'esso contrario al progetto, ha indetto l’assemblea, invitando due membri della Conferenza per le infrastrutture delle comunicazioni della Provincia: Peter Kasal, direttore dell'Ufficio ecologia del paesaggio, e Luca Verdi, direttore del Laboratorio di chimica e fisica. Il comitato. Ad aprire la serata uno dei promotori della raccolta di firme, Christoph March, che con grafici, foto e disegni ha messo in risalto l'enorme impatto ambientale che avrebbe un'antenna di venti metri piazzata tra i vigneti e anche la sostanziale inutilità del progetto: «Il segnale Vodafone - dice March - copre già a sufficienza la frazione di Pinzano». Più tecnico l’intervento del dottor Verdi, che ha fornito alcune dati e cifre sulla diffusione dei telefonini: 80 milioni sono le sim attive in Italia, e, aumentando i telefoni, devono aumentare le antenne con le quali i quattro gestori di telefonia operanti in Italia cercano di coprire il territorio. E fa impressione la crescita delle richieste di installazione per l’Alto Adige giunte al Kis: si è passati da una media di 150 tra il 2008 e il 2010, a quasi 350 nel 2011. L’intervento di Kasal ha ovviamente esulato dall’aspetto tecnico per portare l’attenzione sulle difficoltà di conciliare le esigenze di tutela paesaggistica con le necessità di favorire e in qualche caso anche permettere la comunicazione tra le persone (citato il caso di Favogna). Il Comune. Il dottor Walter Clementi, assessore all’ambiente a Montagna, ha parlato delle conseguenze sulla salute dell’esposizione prolungata alle onde elettromagnetiche. Su questo tema anche molti degli interventi del pubblico; in particolare si è lamentata la mancanza di dati certi sugli effetti delle onde. I dati. Le perplessità in proposito sono alimentate anche dalla confusione sui limiti alle emissioni imposti per legge: 6 volt/m in Italia; 3 volt/m in Alto Adige; 41 volt/m in Germania e Austria . Diversi e ripetuti gli accenni ad un altro noto e delicato “problema antenne “ a Montagna: nella zona “tiro a segno” l’antenna Tim, troppo vicina alle case, aspetta da anni una sistemazione adeguata, come sollecitato anche da diversi residenti. Il Comune sta svolgendo la sua opera di mediazione alla quale però si deve unire la disponibilità del gestore a trovare un altro sito adatto.
Alto Adige 4-5-12

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