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giovedì 6 dicembre 2012

Tumore al colon, 100 mila test gratuiti

Gli altoatesini tra i 50 ed i 69 anni riceveranno un invito allo screening. L’operazione costa 600 mila euro 

 di Valeria Frangipane
BOLZANO Lilli Gruber e Reinhold Messner sono i testimonial d’eccezione che l’Asl ha voluto per la campagna contro il tumore al colon retto. L’assessore Richard Theiner, il direttore sanitario Oswald Mayr insieme al primario di Gastroenterologia del San Maurizio, Fausto Chilovi, spiegano che nell’arco dei prossimi 2 anni 100.000 altoatesini tra i 50 ed i 69 anni riceveranno un invito a partecipare alla campagna di screening contro il tumore che conta ogni anno 345 nuovi casi. Campagna completamente gratuita che costerà però, alle casse pubbliche, 600 mila euro. Uno sforzo importante in tempi di tagli, sforzo più volte richiesto, negli ultimi anni, dallo stesso Chilovi che ieri ha ringraziato l’assessore. I dati. In Alto Adige e nel resto delle regioni alpine i tumori al colon retto sono ormai al primo posto come incidenza e rappresentano una delle principali cause di morte tra coloro che hanno più di 55 anni, Tra il 1998 ed il 2002 in Alto Adige soni stati diagnosticati 160 nuovi casi all’anno negli uomini e 140 nelle donne. Il primario. «Si tratta di un tumore silente - spiega Chilovi - che colpisce l’ultima parte dell’intestino, che impiega anche dieci anni a manifestarsi e che è possibile, se preso in tempo, guarire completamente. Questo però è il punto: dobbiamo riuscire ad arrivare al momento giusto. Ricordo che questo tipo di neoplasia colpisce, nella nostra provincia, più di tutte le altre. Se - infatti - come detto - contiamo 345 nuovi casi all’anno di tumore al colon retto, scendiamo a 326 per il tumore alla mammella, a 214 per il polmone, a 180 per i tumori del sangue ed a 26 per quello dell’utero». Ma come mai in Alto Adige il tumore al colon ha un’incidenza più alta? Chilovi spiega che la situazione provinciale fotografa esattamente quella delle altre regioni alpine. «Il tumore al colon colpisce le popolazioni più ricche con una dieta alimentare povera di fibre e ricca di cibi sofisticati». Quali possono essere, tra gli altri, i fattori scatenanti? «L’obesità, l’alto consumo di alcol, il fumo ed il consumo di cani rosse». E i fattori protettivi? «L’attività fisica, una dieta ricca di fibre e l’Aspirina». Lo scopo dell’iniziativa, promossa dall’Azienda, è di raggiungere un’alta percentuale di guarigione. La lettera. «Grazie ad una lettera personalizzata - spiega Theiner - che sarà inviata dal Centro di coordinamento per lo screening colon-rettale ad ogni cittadino di età compresa tra i 50 ed i 69 anni, l’interessato potrà ritirare, gratuitamente e presso qualsiasi farmacia dell’Alto Adige, un kit per l’esecuzione dell’esame di laboratorio per la ricerca di sangue occulto nelle feci. Una volta prelevato il campione di materiale organico, il kit dovrà essere consegnato, entro 48 ore, ad uno dei Centri prelievo che i cittadini troveranno elencati nella stessa lettera. Lo screening del tumore colon-rettale si basa su un test di laboratorio per la ricerca del sangue occulto nelle feci (Sof) e ha lo scopo sia di identificare le forme neoplastiche invasive in fase precoce che di rimuovere eventuali polipi adenomatosi per interrompere l'evoluzione naturale della malattia in un possibile cancro». Poster e depliant. Nei prossimi giorni, presso ambulatori, sale d'attesa, reparti e punti informativi della sanità saranno affissi poster e distribuiti depliant informativi sia in lingua italiana che in lingua tedesca. I depliant contengono non solo informazioni dettagliate su come eseguire il prelievo di campione e conservarlo fino alla consegna presso il Centro prelievi, ma anche qualche consiglio in merito alla prevenzione primaria dei tumori del colon-retto ed informazioni sugli accertamenti da eseguire in caso di positività al test.
Alto Adige 6-12-12

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